Formula Uno 2008, il tedesco Vettel vince il Gran Premio di Monza |
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September 14, 2008
Domenica 14 settembre 2008
Si chiama Sebastian Vettel ed è il più giovane pilota di Formula 1 ad aver ottenuto una pole position, ad aver vinto un gran premio e ad esser salito sul podio e tutto questo è accaduto proprio nel Gran Premio di Monza 2008, svoltosi tra il 12 ed il 14 settembre. Il giovane prodigio è tedesco, ha soli 21 anni e si è formato nello stesso kartodromo del pluricampione Michael Schumacher. Tuttavia di somiglianze con il sette volte campione del mondo se ne possono citare molte, oltre alla giovane età di esordio in Formula 1 (Schumacher nel 1991 aveva solo un anno in più): fu lo stesso tecnico a portarli in Formula 1, furono simili le condizioni della prima vittoria, avvenuta in entrambi i casi sotto la pioggia, ed infine ritorna la vincente accoppiata tra una scuderia italiana, la Toro Rosso di Faenza, ed un pilota tedesco.
Il buon piazzamento – in seconda fila – dell'altra Toro Rosso, pilotata dallo sfortunato Bourdais (al quale si è spento il motore sulla griglia di partenza), conferma tuttavia i notevoli risultati ottenuti dall'intero team sulla STR3, la monoposto di questa stagione, che è stata ben configurata per le difficili condizioni delle qualifiche e della gara stessa, sommerse da continui scrosci di pioggia.
I piloti in testa alla classifica del mondiale sono invece rimasti esclusi dal podio – dominato da Vettel, Kovalainen e, in terza posizione, Kubica – nonostante Hamilton e Massa abbiano raggiunto rispettivamente il sesto e settimo posto. A differenza di Massa, partito dal quarto posto della griglia e con motore nuovo, l'inglese ha però dovuto attuare una notevole rimonta ricca di sorpassi (numerosi dei quali sono avvenuti in rettilineo) a causa dell'arretrata posizione di partenza sulla griglia, nella quale aveva ottenuto solo il quindicesimo tempo. Fino a che, prima del rifornimento, si è portato a ridosso dello stesso Vettel. Dopo il rifornimento, però, ha quasi smesso di piovere e la seconda metà della gara si è progressivamente 'asciugata'. Hamilton ha perso il vantaggio di velocità che aveva su tutti nelle condizioni di bagnato, e la pioggia, che aveva rovinato le sue qualifiche con il suo arrivo, l'ha mandato in crisi con la sua partenza negli ultimi 20 giri. A quel punto chi aveva da fare due rifornimenti (uno solo era possibile anche per via del minor consumo in condizioni di bagnato) ha optato per le gomme intermedie e così Hamilton si sarebbe trovato svantaggiato. Per questo 'il mago della pioggia' (per citare il telecronista Rai) dopo avere inanellato sorpassi su sorpassi è dovuto tornare di nuovo ai box per cambiare le gomme, ritrovandosi settimo. L'asciugarsi del tracciato ha dato velocità alle auto e ha praticamente annullato il vantaggio della 'guidabilità' mostrato da Hamilton, che così dopo essere arrivato a ridosso di Massa si è dovuto accodare senza riuscire ad attaccarlo, fino alla fine della gara. Il campione del mondo in carica Räikkönen, quattordicesimo in partenza, si è invece dovuto accontentare del nono posto, fuori dalla zona punti, autore di una gara sempre nelle retrovie e decisamente opaca. A 4 gare dal termine ha oltre 20 punti di distacco da Hamilton, ma differentemente dall'anno scorso, anche dal compagno Massa è nettamente staccato, per cui è 'quasi' tagliato fuori dalla lotta per la vittoria finale.
Insomma, ancora una vittoria italo-tedesca che ha potuto sfruttare la fusione tra le potenzialità di un giovane pilota tedesco, le capacità della piccola squadra di Faenza e la potenza del motore italiano del Cavallino montato dalle vetture della Toro Rosso.
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